sabato 27 ottobre 2012

lo smalto!

Sono le 5 di pomeriggio di sabato, Caterina è appena tornata dal catechismo, Melissa è rimasta a Marina di Campo dai nonni Pieri e stasera abbiamo un'uscita con gli amici. Premesso che la Cate stasera rimarrà a cena e a dormire dal suo amico del cuore Tommaso, e questo per noi padri è già fonte di stress, il VERO stress comincia ora, perchè c'è la scelta del vestiario insieme al modo di "mettersi" al meglio! Ed allora cosa succede? Ecco che la Pina se ne esce con: "Amore mi metto lo smalto!" E questo è l'inizio di un periodo cupo per noi mariti! Tutto comincia con un'innocua slimatura delle unghie, e fin qui tutto bene. Ma è proprio a questo punto che si apre il baratro!! Dal momento che mettono la prima "pennellata" di smalto sull'unghia è un susseguirsi di "attento" " non vedi che mi sto mettendo lo SMALTO?" "amore non possooo" ed allora via con "amore mi fai questo", "amore mi prendi quello", mentre loro se ne vanno in giro per la casa come delle possedute con le mani aperte e per aria, nemmeno dovessero invocare l'intercessione del Divino  per far asciugare nel modo migliore LO SMALTO! Se poi disgraziatamente le "intoppate" e succede qualcosa al loro SMALTO, sappiate che questo può essere motivo di annullamento del matrimonio alla Sacra Rota! 
Però una cosa va detta: le mani curate e smaltate delle nostre mogli, sono proprio belle, danno un chè di pulito e di cura, appunto, della persona nel complesso.



Quindi ora che lo SMALTO si è asciugato, si apre la seconda fase: la scelta del vestito!  Ma questa diventa una passeggiata per noi mariti, perchè ormai siamo temprati dalla prova di sopravvivenza appena passata!


DRILLO

sabato 13 ottobre 2012

Ho scelto di ...

Vediamo se, con poche secche parole riesco a esprimere quello che ho dentro, in risposta alle "chiacchiere". 
Una canzone di Jovanotti, "Le tasche piene di sassi" dice: 

MORMORA, LA GENTE MORMORA, FALLA TACERE PRATICANDO L'ALLEGRIA

Ecco, questa è la mia scelta. Come nel video di J. ognuno di noi è solo, su un palcoscenico, il buio intorno a sé, un riflettore puntato contro. Ognuno ha le sue tasche piene di sassi, ognuno conosce i passi che hanno fatto le proprie scarpe. 
Io, sotto il mio riflettore, ho scelto di praticare l'allegria. Punto. 


Pina

giovedì 11 ottobre 2012

et voilà!

Questa era la copertina del 1° numero
Nel post perché siamo qui vi avevo raccontato che questo "blogghetto familiare" è nato per fare pratica su "come si fa un blog con Blogger". Ebbene, finalmente ce l'ho fatta ed ho dato vita al tanto sospirato COSE DI CASA DEL DUCA
Non mi sembra vero . . . in questi giorni ho lavorato al Centro in condizioni disperate perché la connessione ad internet al pc che uso io nel mio laboratorio è sparita per cui abbiamo dovuto "attrezzarci" di chiavetta internet della mia collega-amica Martina (perché delle nostre 2, una non funziona e l'altra è stata persa da Cate). Ma questa chiavetta è un po' difettosa per cui ha bisogno di essere "zeppata" a dovere e non deve essere più toccata . . . non vi dico le volte che invece la linea è saltata! Che nervi!
Comunque ormai il più è fatto e il BLOG è finalmente operativo. Riporta fedelmente il giornalino mensile con cui comunichiamo con le famiglie dei nostri ospiti ed io sono convinta che molte altre persone possano interessarsi a come
si può vivere diversamente la diversità.

ecco il link a: Cose di Casa del Duca
spero che abbiate voglia di leggerci!

martedì 9 ottobre 2012

il giorno fortunato


Venerdì scorso siamo partiti baldanzosi alla volta di Livorno. Il programma era di dormire a casa a Livorno appunto, la mattina seguente (sabato) andare a Genova al Salone Nautico, tornare a Livorno e la domenica mattina andare a Villa Fabbricotti a pattinare (le ragazze), mentre la Pina sarebbe stata impegnata nel suo sport preferito: passare il folletto!
Arriviamo puntuali alle 21,00 al ristorante "In Piazzetta" ad Antignano, e fin qui tutto bene. Mangiamo ottimamente, ma ad un certo punto la Meli se ne esce che le "PRUDE" il petto e comincia a grattarsi uso suo! Riusciamo a distrarla e finiamo la cena. Arrivati a casa la spogliamo e scopriamo che è tutta rossa davanti, dalle "puppine" in giù! Naturalmente non abbiamo niente dietro: né un  antistaminico seppur blando, o magari un pò di acqua virginiana; quindi ci affidiamo alla sorte, come tutti i genitori responsabili, ed andiamo a dormire.

mercoledì 3 ottobre 2012

il quartetto

Qualche giorno fa Melissetta mi ha fatto vedere un disegno che aveva fatto a scuola sui 4 membri della sua famiglia. Quel disegno mi è piaciuto particolarmente e così l'ho fotografato per metterlo sul blog. A quel punto ho chiesto a Cate se le andava di scrivere qualcosa su di noi e così è nato questo post. Ve lo "taglio e incollo" direttamente dalla chiavetta usb di Cate, se c'è qualche errore, lo lascio. E' molto strano vedere l'idea che una bimba di quasi 10 anni ha della sua famiglia! Forse dovremo prendere nota di qualcosa. Ecco qui: 
 
Ciao io sono Caterina, la figlia maggiore.
Be oggi vi parlerò della mia famiglia, incominciando da babbo Andrea : si sveglia, la mattina, prima di tutti e ovviamente appena è pronto fa i cavoli suoi però è quello che rientra a casa più tardi.
Poi è la volta di mamma Pina : è la padrona di casa e vuole cambiare posto alle cose per esempio all’ armadio, ecc…
E ovviamente è quella che ci sgrida quando facciamo delle cose che non dobbiamo fare.
Io, come ho detto all’inizio, sono la figlia maggiore: amo disegnare abiti però mi scoccia poi colorarli. Sono considerata la più bella, ma appena mia sorella Melissa mi sente si ingelosisce.
Mia sorella Melissa è quella gelosa e tonta: la sua amica Sara gli ha insegnato queste cose ed è gelosa perché quando io devo avere qualcosa lo vuole anche lei.
Questa è la mia famiglia, ci si rivedrà? Penso di sì.
Baci
Caterina Ulivelli.

... e questo è il disegno di Meli

martedì 2 ottobre 2012

Il mio regno

Il mio regno: non poteva essere altro titolo, perchè questo è davvero il mio regno. Questa è la casa dove ho vissuto con la mia famiglia fino a 14 anni, prima che i miei genitori si costruissero la "villa". Questa è proprio "la mia casa" ed appena la vita me lo ha reso possibile, sono tornata ad abitarla. 
E' un appartamento, un centinaio di metri quadrati distribuiti secondo i parametri tipici degli anni '60: corridoio e stanze di qua e di là. Anche se è un semplice appartamento, da quassù è tutto un mondo a sé per via di questo immenso blu che ci troviamo davanti alle finestre: